venerdì 22 aprile 2011

Un uovo...da re




Ci avviciniamo alle festività pasquali, e dunque quale migliore occasione di questa per "regalarci" un bell'uovo?
No, non dovete iniziare a fare il conto delle calorie, perché in questo caso la cioccolata c'entra poco. Quest'oggi parliamo delle uova di Fabergè, il gioielliere degli zar, che fra otto e novecento ha regalato al mondo degli autentici capolavori di arte orafa.



Queste uova meravigliose videro per la prima volta la luce nel 1885, quando lo zar Alessandro III regalò per Pasqua a sua moglie Maria Fyodorovna una singolarissima sorpresa. Il regalo consisteva in un uovo a struttura di Matrioska, che al suo interno conteneva uova sempre più piccole e preziose, fino ad arrivare a un tuorlo d'oro massiccio con una gallinella dai dettagli in rubino.



Da quel momento in poi, alla corte degli Zar, per Pasqua venivano sempre regalate uova di questo tipo. Le uova fabergè venivano inviate come dono nei rami più stretti della famiglia Romanoff e fra le principali corti europee imparentate. Alla caduta dell'impero russo, e con la rivoluzione del 1917, la famiglia di gioiellieri Fabergè emigrò in Francia, trasferendo a Parigi la produzione dei gioielli. Nel 1940 l'azienda chiuse i battenti, ma ci restano le splendide creazioni che hanno incantato le corti europee

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