venerdì 15 aprile 2011

VISITA AI PADIGLIONI DELL'ARREDAMENTO CLASSICO - Salone del mobile 2011

Proseguiamo il nostro viaggio all'interno dei Padiglioni del Classico del Salone del Mobile. Sono ormai due giorni che ho lasciati i miei colleghi a Milano e fortunatamente mi sono un po' ripreso... Proprio questa mattina leggevo l'articolo apparso sul sito del 24 ore "Al Salone del mobile il classico muove la passione araba e russa".  Passione? Io la definerei piuttosto un'enorme presa in giro. Secondo Colombo il problema è anche di formazione, le scuole professionali sono troppo tecniche e il cambio generazionale quasi inesistente. Per quello che riguarda i designer, ci vuole una preparazione decisamente importante e spesso i giovani sono più attratti verso il moderno, sicuramente "più accessibile".
Tornando al mio primo intervento, quello che mi ha dato fastidio in tutta questa storia, non è tanto la "mancanza di gusto"* o di spirito critico da parte dei clienti del classico quanto la farsa rappresentata dai vari produttori ed espositori. Sembrano vendere l'ancestrale arte italiana di produrre e disegnare mobili esclusivi. In realtà nessuno di loro si metterebbe quel mobilio, spesso fatto male in Cina, in casa propria.
Fortunatamente qualche espositore è riuscito a sfuggire a questo fastidioso trend. Ne voglio citare solo due, Annibale Colombo, che come ogni anno ha presentato un stand colto e raffinato e Sige Gold, che riesce sempre ad interpretare con freschezza il mondo del classico.




*(“Nulla è bello. Tutto dipende da chi guarda, la bellezza è versatile.”- Philippe Starck. Questo è vero per chi ha avuto la fortuna di poter scegliere, non per chi ha una visione limitata, falsa...)

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