martedì 21 febbraio 2012

Due cuori e una capanna. La casetta di Petra Ecclestone


Qualche tempo fa mi divertivo a dare un'occhiata alle grandi magioni delle celebrità. Nelle mie ricerche mi ero spesso imbattuta sulla gigantesca ex proprietà Spelling, del patron delle serie televisive, che era stata messa all'asta per ben 150 milioni di dollari. Ebbene, questo piccolo nido se lo era aggiudicato per "soli" 85 milioni di dollari Petra Ecclestone, figlia d'arte ( e di formula uno), del magnate delle corse Bernie.

 Dopo nove settimane di ininterrotti lavori, con oltre 500 persone che prestavano incessantemente la propria opera, finalmente Petra, fersca fresca di nozze, ha potuto presentare al mondo la sua casetta, finalmente dotata di tutti i comfort che si merita una Ecclestone ( e quindi manicure e salone per il parrucchiere compreso).


   E come poteva lei rinunciare ad una sala cinema, ad una spa, un seminterrato-simil discotecaro adatto per tenere party e feste con gli amici, e ad una sala acquario?! Non poteva, è chiaro!


Ma se pensate che Petra sia una di quelle belle, ma oche, vi state sbagliando. Nossignori. Lei è una che alla cultura tiene assai assai. E dunque, ecco le quarantacinque stanze della la villa disseminata delle opere di Sir Anthony van Dyck, Sir Godfrey Kneller e Sir Peter Lely.


 Quarantacinque stanze? Per forza! Col plotone di domestici e maggiordomi, cuoche, custodi e guardie del corpo che ha assunto, è un miracolo che alla fine non si ritrovi costretta ad abitare confinata in un bilocale! Povera lei.

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